La notizia di uno sparuto – ma agguerrito – manipolo di fan che sta già campeggiando al Parco Ferrari di Modena con oltre due settimane di anticipo rispetto all’apertura dei cancelli di Modena Park – il mega evento col quale Vasco Rossi, il prossimo primo luglio, celebrerà il suoi quarant’anni di attività – nelle ultime ore ha suscitato non poca curiosità, e non solo presso la vasta fan base dei rocker di Zocca.
Ad accendere un faro sugli irriducibili del Kom che hanno tolto il sonno ai residenti – timorosi che qualcuno voglia emularli trasformano il quartiere in una sorta di campeggio non autorizzato – è stato il Resto del Carlino, che li ha incontrati.
“Non abbiamo nessuna intenzione di andarcene fino al concerto”, hanno spiegato loro, che in media hanno trent’anni, sono una decina – tutti uomini, tranne due donne – e provengono da Milano, Brescia e Cagliari: “abbiamo visto insieme decine di concerti di Vasco”, spiegano loro definendo la loro impresa una “magnifica follia”. “Vivremo tutte le emozioni in prima fila, dalla costruzione del palco alla conclusione dell’evento dei record”Cosa fanno nella vita gli ultras di Vasco per potersi permettere uno stop di quasi tre settimane in pieno giugno? “Ci facciamo letteralmente il ‘mazzo’ ma per il concerto abbiamo deciso di prenderci una pausa dal mondo. Ce lo ricorderemo per tutta la vita, è una mattata che racconteremo ai nostri nipoti”, spiegano loro, che si difendono dalle accuse dei residenti: “Noi non facciamo nulla di male. Sui social ci accusano di essere degli sbandati che portano degrado, ma non è affatto così. E’ così difficile capire che siamo ragazzi normali?