Categoria: RSD News

Ci si avvicina sempre più alla partenza del tour negli stadi 2025 di Vasco Rossi. Il 27 maggio allo Stadio Comunale di Bibione, in provincia di Venezia, il musicista emiliano terrà la data zero, la prova generale del tour che avrà inizio ufficialmente qualche giorno più tardi, il 31 maggio, con replica l’1 giugno, allo Stadio Olimpico Grande Torino. Poi la carovana del Komandante si sposterà in terra di Toscana, a Firenze, il 5 e 6 giugno alla Visarno Arena, una settimana più tardi sarà allo Stadio Dall’Ara di Bologna l’11 e 12 giugno. Poi sono in programma due concerti allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli il 16 e 17 giugno, per proseguire ancora il 21 e 22 giugno allo Stadio San Filippo di Messina e, a chiudere, il 27 e 28 giugno allo Stadio Olimpico di Rom. In una recente intervista il 73enne rocker di Zocca parla a largo raggio, riportiamo i passaggi che riguardano più da vicino la musica. Gli anni sulle spalle sono sempre di più, e si fanno sentire. Vasco non si regala una data di scadenza e dice: “Andrò avanti finché ci riesco. A giugno, ormai, ci sono i miei concerti. È un po’ come Natale o Capodanno. La scaletta sarà un inno all’esistenza. Vita ostinata, complicata, leggera, fiera. Non voglio più solo una vita spericolata. Io sono una vita spericolata.”

Riguardo le sue canzoni riflette: “Le mie canzoni sono atti d’amore, provocazioni che svegliano le coscienze”. Sempre a proposito di canzoni gli è stato chiesto se in questo tour ci si potrà attendere di ascoltare dal palco una nuova canzone, Vasco risponde sornione: “Ce l’ho, ma la tengo nel cassetto almeno fino al concerto, poi vedrò. Non so se la farò conoscere, da adesso a fine maggio c’è ancora tanto tempo. Di canzoni nuove adesso non sento la necessità, una volta sentivo proprio l’esigenza: ma forse perché ne ho già tante.” Parlando sempre del tour Vasco si concede una divagazione legata alla attualità e ai Padroni della Terra, come direbbero i Negrita “Davanti a un mondo che pare tornato alla legge del più forte, il mio è un concerto di luce. Una forma di resistenza, la mia: canto la vita, l’amore, la pace”.