L’avvocato Vittorio Costa, uno dei più fidati collaboratori di Vasco Rossi, ha annunciato sui canali social del proprio studio azioni legali per tutelare i diritti del suo assistito. L’attenzione del legale, nel dettaglio, è rivolta alle modalità attraverso le quali le tribute band dell’artista di Zocca promuovono le proprie attività dal vivo.
“Sempre più spesso accade che le tribute band che eseguono il repertorio di Vasco utilizzino, su Instagram o su Facebook, la sua immagine per promuovere le loro esibizioni”, spiega l’avvocato Costa: “Ovviamente è un piacere che le canzoni siano eseguite, diventando fonte di divertimento e aggregazione”. Tuttavia, prosegue la nota del legale, “l’utilizzo dell’immagine di Vasco nei post pubblicati sulle pagine delle band, o dei locali in cui queste si esibiscono, è totalmente abusivo, perché effettuato per fini pubblicitari e senza il consenso dell’Artista”.
“Oltre a questo in alcuni casi il contenuto dei post promozionali è addirittura ingannevole, poiché si lascia intendere che Vasco potrebbe partecipare o essere coinvolto negli eventi delle band”, chiarisce Costa: “Ultimamente il fenomeno ha raggiunto impressionanti livelli di diffusione, ragione per cui abbiamo deciso di inviare diffide chiedendo la rimozione dei post e, in generale, della falsa pubblicità in argomento”.
“Purtroppo vari soggetti non collaborano, costringendoci ad attivare l’Antipirateria, ma il problema, forse anche per il periodo attuale, non tende a scomparire”, conclude l’avvocato: “Il rispetto per il pubblico e gli utenti dell’Artista ci impone di avviare azioni giudiziali, con conseguente notevole costo a carico di chi si comporta abusivamente.
Annuncio quindi che provvederò ad agire avanti l’Autorità giudiziaria per ottenere la condanna di chi commetterà atti in violazione del rispetto dell’immagine dell’Artista e del suo pubblico. Non avendo alcuna intenzione di lucrare su tali iniziative, Vasco ha già deciso che devolverà ad enti benefici le somme che saranno liquidate quale risarcimento dei danni morali e materiali all’esito dei contenziosi”.
Rossi non è il primo artista di alto profilo a procedere contro realtà minori che propongono dal vivo il proprio repertorio.