Era prevista per ieri sera, 16 agosto, a Rimini, una serata-evento intitolata “The best disco in town”, con esibizioni della Ensemble Symphony Orchestra (con un tributo a Barry White e al Philly Sound), dei Trammps e di Gloria Gaynor. Cinquemila biglietti venduti (a prezzi fra i 30 e gli 80 euro) e Piazzale Fellini affollato. Lo spettacolo, con orario previsto di inizio alle 21, è iniziato ben dopo le 22; i maxischermi non funzionavano; dopo la Ensemble Symphony Orchestra i Trammps hanno fatto il loro dovere, chiudendo con una lunghissima versione di “Disco inferno”; Altre notizie su: Gloria Gaynor Rimini, Gloria Gaynor non canta. Pubblico infuriato. AGGIORNAMENTO Concerti, Gloria Gaynor: in Italia dal vivo il prossimo 21 settembre Gloria Gaynor e Grandmaster Flash nella ‘Grammy hall of fame’ Gloria Gaynor in testa alla hit parade gay UK, primo reality con le vecchie glorie: Tiffany, Sinitta e Gloria Gaynor ma alla mezzanotte passata, di Gloria Gaynor nessuna notizia. O meglio, come riferiscono News Rimini e Rimini Today, la cantante era arrivata a Rimini da Pesaro, dove soggiornava, ma “presentatasi al Grand Hotel, non aveva trovato nessuno ad accoglierla. Arrivata poi nei camerini, sarebbero emersi dei problemi di natura economica sul suo compenso. Problemi talmente tanto insanabili che, dopo pochi minuti, la cantante ha preferito abbandonare Rimini mentre l’organizzazione, che già era a conoscenza della situazione, ha fatto partire il concerto senza dare spiegazioni al pubblico”. Per tranquillizzare il pubblico, che già cercava di ottenere il rimborso del biglietto, sono dovuti intervenire i Carabinieri, che hanno rintracciato l’organizzatore, Gianni Succi della Succi & Partners. Questi avrebbe riferito: “la Gaynor non ha cantato per un suo capriccio. Ha voluto fare la diva e non ci siamo accordati sul suo compenso per pochi euro”. Ecco quanto dichiarato dai Carabinieri: “Da una prima ricostruzione fatta dai militari sembrerebbe che la cantante fosse pronta ad esibirsi ma non lo avrebbe fatto per la mancata corresponsione di parte del compenso pattuito. Altri fornitori di servizi avrebbero lamentato il mancato compenso e, per questo, la serata avrebbe subito i ritardi ed i disguidi che il pubblico non aveva già da subito gradito. Sembra, inoltre, siano nel corso della sera, state avanzate pesanti minacce di ritorsioni se i compensi non fossero stati elargiti”. Il Comune di Rimini, che patrocinava il concerto, non ha ancora reso nota la propria posizione. Con un tweet, invece, è intervenuta Gloria Gaynor: “Rimini Fans, was all set to perform when we were shut down due 2 promoter not able to pay prod. crew at venue. Will be back!#WeWillSurvive (Fan di Rimini, eravamo pronti a salire sul palco ma non l’abbiamo fatto perché il promoter non aveva la possibilità di pagare la produzione. Ritorneremo!”