L’improvvisa morte del cantante, compositore e multistrumentista di “Sign o’ the times”, scomparso ieri all’età di 57 anni nella sua residenza di Paisley Park, nei sobborghi di Minneapolis, potrebbe essere stata causata dalla droga. Lo sostiene TMZ, che avrebbe raccolto indiscrezioni provenienti dall’ospedale in cui l’artista fu ricoverato la scorsa settimana. In quell’occasone si era parlato di “influenza”; secondo “diverse fonti” consultate da TMZ, Prince sarebbe rimasto vittima di un’overdose da oppiacei mentre era in volo tra Atlanta e Minneapolis, sei giorni fa: dopo l’atterraggio d’emergenza a Moline, l’artista sarebbe stato portato all’ospedale locale, dove gli sarebbe stata somministrata una dose di farmaco salvavita. I medici informarono il suo staff dell’intenzione di tenere il paziente in osservazione per almeno 24 ore, ma la mancata disponibilità di una stanza privata per passare la notte convinse l’entourage della star a optare per le dimissioni per fare ritorno a casa.Per il momento, i portavoce del cantante hanno preferito non commentare l’indiscrezione: sempre secondo TMZ, le autorità della contea di Carver starebbero già acquisendo i documenti relativi al ricovero nell’ambito delle indagini sulla morte di Prince, E’ altrettanto probabile che gli investigatori abbiano già chiarito – o stiano chiarendo in queste ore – le ragioni della visita che l’artista compì, la sera prima di morire, a una farmacia nei presso della sua abitazione (vedi foto sopra). L’autopsia è prevista per oggi, venerdì 22 aprile.