A margine di una recente intervista per “Reader’s Digest”, ripresa dal “Daily Mail”, Paul McCartney ha spiegato di aver smesso di firmare autografi, preferendo fermarsi a chiacchierare con le persone con cui scambiarsi storie e idee.
Il 79enne ex Beatle, seguendo l’esempio di Ringo Starr che nel 2008 aveva fatto sapere di voler chiudere con le firme scarabocchiate su pezzi di carta e cimeli dei fan perché “molto occupato”, ha dichiarato:
“Mi è sempre sembrata una cosa un po’ strana. Mi chiedono: ‘Puoi scrivere il tuo nome sul retro di questa ricevuta, per favore?’ Perché? Sappiamo entrambi chi sono”.
Il musicista britannico, inoltre, ha fatto sapere di avere una bassa considerazione anche dei selfie, affermano che preferirebbe di gran lunga intrattenere una conversazione con i fan piuttosto che farsi scattare delle foto “scadenti”. McCartney ha detto:
“Quello che di solito si ottiene è una foto scadente, con un pessimo sfondo e io che sembro un po’ infelice. Meglio fermarsi a chiacchierare e scambiarsi delle storie”.
Lo scorso mercoledì 20 ottobre, al Jacob Javits Center di New York, Paul McCartney insieme a Bruce Springsteen, Alicia Keys, i Jonas Brothers e molti altri personaggi famosi ha partecipato all’annuale serata di beneficenza organizzata da Robin Hood Benefit, la più grande organizzazione di lotta alla povertà della città di New York, durante la quale sono stati raccolti circa 77 milioni e mezzo di dollari.