Delle due parti in causa, Noel Gallagher era sempre stato il più tranchant in merito all’eventualità di riunire gli Oasis: alle aperture pressoché mensili del fratello Liam circa l’eventualità di rimettere insieme la band di “Wonderwall” l’autore di “Live Forever” e “Don’t Look Back in Anger” aveva sempre risposto in modo stizzito e del tutto non fraintendibile. “Se pensi anche solo per un minuto che condividerò un palco con te [Liam] dopo quello che hai detto sei un fottuto idiota, più di quanto sembri”, aveva spiegato solo il 18 novembre scorso il chitarrista e cantautore mancuniano. Eppure, negli ultimi giorni, qualcosa deve essere cambiato. Qualcosa di importante.
Intervistato da Rachel Johnson per il Sunday Times, Noel Gallagher ha per la prima volta aperto a una possibile ricucitura dei rapporti con suo fratello Liam. “La riconciliazione è sempre una cosa buona”, ha spiegato Noel: “La nostra non è mai stata unita. Ma non conosco nessuno che viva in una famiglia perfetta. Nessuno”.
Questa (apparente, per il momento) clamorosa inversione di tendenza porta a rileggere con occhi diversi l’esternazione di Liam Gallagher dello scorso 21 dicembre, quando – nel corso di un botta e risposta con un fan su Twitter – il frontman aveva lasciato intendere un possibile ritorno sui palchi di una delle band simbolo della gloriosa stagione brit-rock anni Novanta nel 2021:
Troppo presto. Il piccoletto [Noel] ha minacciato di predersi un anno di pausa, che gli consiglio caldament. Gli farà bene. Così, bingo, l’anno dopo saremo in pista
Un eventuale ritorno sulle scene degli Oasis tra due anni potrebbe contare anche su un forte appiglio simbolico riferito alla carriera del gruppo: nel 2021, infatti, ricorrerà il trentennale del primo concerto tenuto dalla band, che ebbe luogo il 18 agosto del 1991 presso il club Boardwalk, a Manchester.