Categoria: RSD News

L’industria per lo sfruttamento dei defunti famosi non prende mai le ferie. Ieri, 14 settembre, nel giorno che sarebbe stato quello del suo trentunesimo compleanno se non fosse morta il 23 luglio del 2011, è stata inaugurata nel quartiere londinese di Camden una statua di bronzo a grandezza naturale di Amy Winehouse, completa di rosa fra i capelli.

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Presente e attivissimo – e come ti sbagli? – il padre di Amy, Mitch Winehouse, quello che dopo la morte della figlia ha scritto un libro (“Amy, mia figlia”, pubblicato in Italia da Bompiani), ha inciso un disco di canzoni (“Rush of love”) ed è andato in tournée a presentarlo (passando anche in Italia, dal Teatro del Casinò di Sanremo, l’8 dicembre scorso).
La statua è stata realizzata dallo scultore Scott Eaton ed è stata eretta allo Stables Market; in origine sarebbe dovuta essere collocata alla Roundhouse, ma, ha tenuto a precisare Mitch Winehouse, “Amy era parte integrante di Camden e lo è ancora, sicché non si poteva mettere una sua statua da un’altra parte. Mi sono incontrato con la municipalità di Camden e mi hanno detto che solitamente non permettono la collocazione di statue di persone morte da meno di vent’anni, ma per Amy hanno fatto un’eccezione”. Pensando, probabilmente, ai turisti in gita necrofila..