Il video ufficiale di “Smells Like Teen Spirit” postato sul canale YouTube ufficiale dei Nirvana ha superato il miliardo di visualizzazioni: grazie a questo traguardo la clip associata al primo singolo estratto dal secondo album consegnato agli annali dalla band un tempo guidata da Kurt Cobain nel 1991 si unisce al Billion View Club dei video che abbiano superato il miliardo di views sulla piattaforma fondata nel 2005 da Steve Chen, Jawed Karim e Chad Hurley, al quale si sono aggiunti, negli ultimi tempi, quelli di “November Rain” e “Sweet Child o’ Mine” dei Guns N’ Roses (rispettivamente nel 2018 e nell’ottobre del 2019), “Numb” dei Linkin Park (nel novembre del 2018) e “Bohemian Rhapsody” dei Queen (lo scorso luglio).
Il video di “Smells Like Teen Spirit” fu diretto da Samuel Bayer, regista che dopo la collaborazione con i Nirvana ebbe modo di lavorare con star di prima grandezza come David Bowie, Rolling Stones, Metallica e Green Day. All’epoca debuttante dietro la macchina da presa – tanto da essere convinto che la chiamata dal gruppo fosse arrivata proprio in virtù della sua inesperienza – il regista, per meglio imprimere l’immagine punk alle immagini desiderata da Kurt Cobain, si ispirò tanto al lungometraggio del 1979 “Giovani guerrieri” di Jonathan Kaplan così come al video di “Rock ‘n’ Roll High School” dei Ramones.
Costata tra 30mila e i 50mila dollari, la prima versione della clip non piacque a Kurt Cobain, che riversò sul set tutta la sua frustrazione, preoccupandosi di non mimare l’assolo durante il playback e urlando e contorcendo il viso davanti alla camera sul finale della take che poi venne utilizzata per il montaggio finale. Bayer rifiutò di accogliere la richiesta di Cobain di ingaggiare ragazze sovrappeso come comparse nel ruolo delle cheerleader, ma acconsentì a far indossare alle attrici scelte per la parte un costume con impresso sul petto la a cerchiata simbolo di anarchia.
Le riprese durarono complessivamente 12 ore in un teatro di posa di Culver City, a Los Angeles. Riguardo il difficile lavoro sul set, il regista ha ricordato:”Nessuno voleva restare sul set più di mezz’ora. All’undicesima ora sia la band che le comparse erano arrabbiate a morte con me. Allora loro [i Nirvana, ndr] vennero da me e mi chiesero: ‘Possiamo distruggere il set?”