Se nei giorni scorsi l’ex batterista della formazione di “The Dark Side Of The Moon” aveva aperto alla possibilità che il collega Roger Waters lo raggiungesse sul palco nel corso di uno dei prossimi live del suo nuovo gruppo, i Saucerful of Secrets, cover band dei Pink Floyd concentrata sul repertorio del primo periodo di attività della formazione, quello con Syd Barrett, ora Nick Mason sembra aver ricominciato a nutrire vaghe speranze sulla possibilità che non sia solo Waters a riunirsi con altri ex Pink Floyd, dopo che lo scorso mese di settembre, invece, si era mostrato molto più pessimista. “Vivo nella speranza”, ha detto nel corso di un’intervista all’edizione statunitense di Rolling Stone a proposito di una reunion della leggendaria formazione britannica. Aggiungendo: “Intendo dire, non penso che faremo mai più un tour come Pink Floyd ancora. Ma sarebbe sciocco a questo stadio delle nostre vite litigare ancora”. Il problema, spiega il batterista, è che Waters “non rispetta davvero David [Gilmour]”, perché “sente che la scrittura è tutto”. Il bassista sarebbe, inoltre, prosegue Mason, infastidito dalla scelta del chitarrista di ridare vita ai Pink Floyd a metà anni Ottanta. Ma Waters, secondo il batterista, avrebbe sbagliato, in ogni caso, a pensare che “senza di lui la band si sarebbe piegata”: “È un’irritazione costante, davvero, e lui torna ancora indietro a quello. Sono riluttante a rimanere troppo bloccato su questo, solo perché è tra loro due piuttosto che con me. In realtà vado d’accordo con entrambi, e penso che sia davvero deludente che questi signori piuttosto anziani siano ancora ai ferri corti”, ha concluso.
È dal 2005, quando i Pink Floyd si ritrovano sul palco del Live 8, nella capitale britannica, che la band non suona più insieme. All’infuori di un discorso prettamente musicale, invece, Waters e Mason hanno presentato insieme la mostra “definitiva” sulla band, “Their Mortal Remains”, curata dai Pink Floyd stessi e approdata a Roma lo scorso anno.