Tutto vero. Giorgio Moroder, il re dei dj e dei produttori disco italiani, ha remixato “Musica leggerissima”, il successo sanremese di Colapesce e Dimartino, rivelazione dell’ultimo Festival da tre Dischi di platino conquistati in meno di tre mesi, l’equivalente di oltre 210 mila copie vendute. Dopo Marc Cerrone, un altro gigante della disco music ha (ri)messo mano alla hit dei due cantautori siciliani e ad annunciarlo sono gli stessi Colapesce e Dimartino con dei post pubblicati sui rispettivi account Instagram ufficiali, omaggiando il musicista trentino, 81 anni compiuti lo scorso 26 aprile (ha festeggiato regalandosi il suo primo tatuaggio). Il remix arriverà nei prossimi giorni.
Dire leggenda è dire poco, quando si parla di Giorgio Moroder: parla per lui la sua discografia, quella da produttore e quella da compositore di colonne sonore, da “Fuga di mezzanotte” di Alan Parker (che permise a Moroder di vinsere l’Oscar) a “Flashdance” di Adrian Lyne (“What a feeling”, cantata da Irene Cara, vinse l’Oscar alla migliore canzone), passando per “Top gun” di Tony Scott (altro Oscar alla migliore canzone per “Take my breath away”, cantata dai Berlin di Terri Nunn), “Scarface” di Brian De Palma” e “La storia infinita” di Wolfgang Petersen.
E che dire della collaborazione con Donna Summer, che portò alla nascita di hit come “Bad girls”, “Last dance”, “Love to love you baby”, “No more tears (Enough is enough)”, “Hot stuff”? Nel corso della sua carriera Moroder ha poi lavorato con star come i Blondie, David Bowie, Freddie Mercury, i Coldplay e Lady Gaga. I Daft Punk nel 2013 nel loro album “Random access memories” lo omaggiarono con “Giorgio by Moroder”, in cui il dj raccontava la sua storia, con quel “my name is Giovanni Giorgio, but everybody calls me Giorgio” divenuto ormai iconico.