Il 13 luglio 1967 Michael Jackson, che avrebbe compiuto 9 anni poco più di un mese dopo, entrò per la prima volta in studio di registrazione con i suoi fratelli per incidere agli studi One-derful di Chicago una canzone, pubblicata poi originariamente dalla Steeltown Records, etichetta dell’Indiana, nel gennaio 1968 con il titolo “Big Boy” a nome Jackson Five. Oltre cinquantacinque anni dopo la prima registrazione del futuro “Re del pop”, scomparso il 25 giugno 2009, viene condivisa per la prima volta in formato digitale e sarà disponibile come parte di una versione in edizione limitata.
La pubblicazione, disponibile per l’acquisto digitale per 48 ore a partire dal 7 dicembre, arriva in collaborazione con il proprietario del brano, Recordpool, e con l’azienda svedese di musica e diritti d’autore basata sulla blockchain Anotherblock. Il singolo è disponibile nei formati “open edition” e “limited edition”. Il primo è disponibile al prezzo di 25 sterline e include la traccia intitolata “Big Boy (One-derful Version)”, accessibile tramite il lettore di Anotherblock e include anche immagini di master tape e accordi, radici di brani scaricabili e un lato B in vinile digitale che include “Michael the Lover” e “My Girl”. L’altra versione, più costosa, da 100 sterline, in “edizione limitata”, include tutte le funzionalità sopra menzionate, oltre a una grafica rinnovata e nove canzoni aggiuntive e derivate dalle sessioni della Steeltown del 1967. Queste includono “Big Boy (Steeltown Version)”, “We Don’t Have to Be Over 21 (To Fall in Love)”, “You’ve Changed”, “Tracks of My Tears”, “Lonely Heart”, “Saturday Night at the Movies”, “Stormy Monday” e “Under the Boardwalk”.
Come riportato dall’edizione statunitense di Billboard, è stato riferito che la registrazione originale di “Big Boy” ai One-derful Studios di Chicago è stata scoperta dal giornalista Jake Austen nel 2009. La versione condivisa come primo singolo dai Jackson Five non era quella registrata agli studi One-derful Studios, ma una versione successiva registrata più tardi, durante un’altra sessione, e pubblicata dalla Steeltown Records qualche mese dopo.