Ancora guai per il rapper americano, questa volta non c’entrano ne l’ex mogli Kim Kardashian nè il nuovo compagno di lei, il comico americano Pete Davidson.
A puntare il dito contro Kanye West è stato un pastore che afferma che il rapper ha provato un sermone senza permesso.
Nello specifico il pastore texano David Paul Moten ha intentato una causa contro West, Universal Music Group Recordings, Def Jam Recordings e G.O.O.D Music ed ha affermato che un sermone è presente nella traccia di Donda “Come to Life” la cui durata di “70 secondi è inserita nella traccia di cinque minuti e 10 secondi … che è più del 20% della canzone”.
Nei documenti del tribunale, ha aggiunto che l’uso del sermone da parte di West era un esempio del fatto che l’industria musicale “campiona volontariamente ed egregiamente registrazioni sonore di altri senza consenso o permesso”.
I rappresentanti della West e delle case discografiche non hanno ancora risposto in maniera ufficiale alla causa.