Come vive il regime di confinamento imposto dalle norme anti Covid una leggenda del rock come Keith Richards? Esattamente come tutti noi: annoiandosi e cercando di mantenersi vitale con le proprie passioni. O, meglio, con una grandissima passione, che nel suo caso è la musica. In un’intervista rilasciata all’edizione britannica di Classic Rock il chitarrista dei Rolling Stones ha ammesso di patire l’isolamento indispensabile per evitare il contagio da Coronavirus: “La chitarra la tengo di fianco alla mia poltrona, in salotto”, ha raccontato Richards, spiegando ci suonare spesso davanti alla televisione, “ma tendo ad avere dei momenti, durante il giorno, nel quale improvvisamente la prendo in mano e qualcosa mi viene in mente.
Lo status di star planetaria non ha mitigato l’effetto del lockdown patito dall’artista: “Più o meno gli effetti del confinamento li sto sentendo come tutti”, ha proseguito, “In questa faccenda siamo tutti coinvolti, e di fatto mi sto rannicchiando in una bolla con la mia famiglia e pochi amici, come sta facendo chiunque altro. E chiedendomi quando usciremo da questo casino. Al momento, pare che ci si pari davanti un inverno piuttosto duro”.
Ammettendo di non osservare delle valide soluzioni alternative ai tradizionali concerti “in presenza” – “Per la musica dal vivo, al momento, non vedo alcun piano B all’orizzonte” – Richards ha concluso: “Credo che si basi tutto sull’idea di fare finire questa faccenda il prima possibile. E’ dura, ragazzi, perché questa cosa sembra fatta apposta per tenerci separati, mentre l’unica cosa che noi Rolling Stones vogliamo è stare insieme”.