Categoria: RSD News

Che quelli di Lady Gaga non fossero fan come tutti gli altri lo si era capito già ai tempi degli esordi della popstar con “Poker face”.Stefani Germanotta ha plasmato i suoi Little Monsters – “piccoli mostri”, li ha battezzati così, mentre lei si fa chiamare Mother Monster – a sua immagine e somiglianza: un esercito coloratissimo di freak pronti a difendere la cantautrice a spada tratta dagli attacchi di hater e detrattori, sempre e comunque, e oltre a lei anche l’intero universo che le gravita intorno, basato su tematiche come la diversità, l’uguaglianza, l’inclusione, la libertà. Dai tempi dei primi memorabili show di Gaga, trasformista per vocazione (come quando agli MTV Video Music Awards del 2011 .si presentò sul palco travestita da uomo, nei panni del suo alter-ego maschile Jo Calderone), non sono cambiati di una virgola, seguendo la popstar in tutte le sue mutazioni. Ieri sera a Dusseldorf, in Germania, erano 60 mila quelli seduti sugli spalti della Merkur Spiel-Arena a cantare e a ballare insieme a Lady Gaga, per la prima data del suo nuovo tour mondiale: uno show che ha visto la cantautrice tornare alla spettacolarità degli esordi, dopo la svolta minimal di “Joanne”, l’esperienza da attrice in “A star is born” e “House of Gucci”, il sodalizio con Tony Bennett, i concerti piano e voce a Las Vegas. Un trionfo. Ma il vero spettacolo, oggi, va in scena sui social, con i post dei fan che non hanno assistito alla prima del tour ma hanno letteralmente perso la testa per i video della serata. Come testimoniano questi tweet assurdi, tra chi tira in ballo Raffaella Carrà, chi la definisce “la manifestazione di gesù cristo più attendibile e tangibile dei tempi moderni” (sic) e chi non si risparmia con le lusinghe.