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Sul palco della O2 Arena di Londra lo scorso 26 marzo Phil Collins ha comunicato al pubblico presente che a causa dei suoi problemi fisici, soprattutto alle vertebre, che lo assillano da oltre dieci anni era costretto a gettare la spugna e a ritirarsi dalla scena: “Questo è stato l’ultimo concerto dei Genesis. Adesso dovrò trovarmi un vero lavoro”. Si è chiusa in questa maniera la più che cinquantennale carriera dell’oggi 71enne musicista londinese.Storia vuole che tutto ebbe inizio il 2 settembre 1970 quando i Genesis pubblicarono sulla rivista Melody Maker l’annuncio che erano alla ricerca di musicisti “determinati a lottare oltre le forme musicali stagnanti esistenti”. Il 19enne Phil Collins rispose a quell’annuncio e fatta l’audizione si conquistò la maglia di titolare alla batteria della band contribuendo ai lavori del terzo album dei Genesis, “Nursery Cryme”, pubblicato nel novembre del 1971.

Quattro anni fa, nel corso di una chiacchierata con la testata Ultimate Classic Rock Night, l’ex batterista dei Genesis si è soffermato sul racconto dell’audizione che nel 1970 lo portò a diventare parte della formazione britannica. Collins ha spiegato, in primo luogo, che quella fu per lui una delle tante audizioni tentate in quegli anni, molte delle quali, ammette senza difficoltà alcuna, non andarono affatto bene, come normale che possa essere.

Alla serie d’incontri organizzati dai tre Genesis Peter Gabriel, Tony Banks e Mike Rutherford per trovare un nuovo addetto ai tamburi, dopo l’allontanamento di John Mayhew – prima di lui, avevano occupato il seggiolino dietro alla batteria dei Genesis Jonathan Silver e Chris Stewart – Phil non arrivò troppo preparato, confidando unicamente sulle proprie capacità musicali: “Non avevo mai ascoltato i Genesis, avevo solo sentito parlare di loro”, ha precisato Collins.Ha quindi raccontato più in dettaglio come andò il suo incontro e la sua prova con i Genesis: “Quando sono arrivato all’audizione, era nella fattoria dei genitori di Peter Gabriel… Era una bellissima giornata, stavano facendo le audizioni nel patio”. Nell’attesa del proprio turno, galeotto fu un bel bagno nella piscina della tenuta dei signori Gabriel: “Mi ricordo che Peter mi disse ‘perché nell’attesa non ti fai un bagno mentre fanno l’audizione i ragazzi prima di te?’. Così ci sono andato e ho fatto una nuotata in piscina… Potevo sentire tutto quello che accadeva fuori, imparai le canzoni prima di iniziare davvero l’audizione. Così quando sono andato a suonare, ovviamente sono andato diretto. Sapevo tutte le cose, quindi ho avuto il lavoro!”.