Proprio come Sanremo, anche i Grammy Awards – la sontuosa (e discussa) serata di gala attraverso la quale l’associazione di categoria dei discografici americani, la Recording Academy, assegna i premi alle realtà musicali più rilevanti a livello commerciale della stagione – si sono trovati a fare i conti con l’emergenza sanitaria da Covid-19 per la propria edizione 2021.
Dopo il rinvio dallo scorso 31 gennaio al prossimo 14 marzo, l’evento era sparito dai radar dei media, anche a causa della recrudescenza dei contagi in California. A riaccendere i riflettori sui progressi nell’organizzazione della Music’s Biggest Night ci ha pensato Variety, testata con sede a Los Angeles, che sfruttando i contatti cittadini, ha unito le tessere del puzzle.
La cerimonia, solitamente ospitata dal Microsoft Theater per quanto riguarda i premi minori – inclusi nel torrenziale pre-telecast – e Staples Center per la porzione di show che include le performance e l’assegnazione delle statuette più importanti, avrà luogo presso il Los Angeles Convention Center, parte dello stesso plesso che include anche in Microsoft Theater e il palazzetto “casa” dei Lakers sito in prossimità dell’intersezione tra Harbor Freeway e Santa Monica Freeway.
Harvey Mason, presidente della Recording Academy, già lo scorso 7 gennaio aveva fatto sapere di voler spostare la location della cerimonia presso il Convention Center: lo spostamento a marzo inoltrato potrebbe favorire una cerimonia all’aperto, soluzione molto più prudente, in termini di lotta ai contagi, rispetto all’ipotesi indoor.
Con temperature medie minime e massime comprese, a marzo, tra i 20 e i 15 gradi, l’ipotesi di sfruttare esclusivamente spazi en plein air, a L.A., potrebbe essere più che praticabile. Al momento la venue pare non sia stata definita: tra le opzioni sarebbero state prese in considerazione la piazza che separa il Convention Center dallo Staples Center – in modo da avere, come valore aggiunto scenografico, il palazzetto alle spalle del palco, il roof dello stesso Convention Center e la Gilbert Lindsay Plaza, dove di solito ha luogo il red carpet. Non è da escludere che tutti gli spazi candidati vengano sfruttati per le diverse fasi dello show.
Il pubblico non ci sarà. Così come successo per il prossimo Sanremo, l’ipotesi della platea è stata scartata per evidenti ragioni sanitarie. Solo una strettissima rappresentanza dei media sarà ammessa “in presenza” all’area dello show, mentre il resto della stampa dovrà accontentarsi di assistere e interagire con i protagonisti in collegamento streaming. Unica concessione alla normalità, pare, sarebbe il red carpet, con la tradizionale sfilata di artisti, personalità e presentatori.
Le esibizioni saranno in parte registrate Le performance dal vivo sono una parte irrinunciabile degli Oscar della Musica, e anche quest’anno diversi artisti terranno set in diretta a telecamere accese.