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Gli eredi di Sinéad O’Connor e l’etichetta Chrysalis Records si sono schierati contro Donald Trump: “Che smetta di usare ‘Nothing Compares 2 U’ nei suoi comizi”.

Questo è quanto hanno chiesto in una dichiarazione congiunta rilasciata a “Variety”, dove hanno denunciato l’uso, da parte dell’ex presidente degli Stati Uniti, del brano della cantautrice scomparsa il 26 luglio 2023, in occasione delle sue manifestazioni elettorali nel Maryland e nella Carolina del Nord la scorsa settimana. “Non è esagerato affermare che Sinéad sarebbe stata disgustata, ferita e insultata se il suo lavoro fosse stato travisato in questo modo da qualcuno che lei stessa ha definito un ‘diavolo biblico’” si legge.

Trump? “Un diavolo biblico”

“Nel corso della sua vita, è risaputo che Sinéad O’Connor ha vissuto secondo un codice morale molto rigido all’insegna di valori come l’onestà, la gentilezza, la correttezza e la decenza nei confronti dei suoi simili. È stato con indignazione quindi che abbiamo appreso che Donald Trump ha utilizzato la sua iconica performance di “Nothing Compares 2 U” nelle sue manifestazioni politiche”, si legge nella dichiarazione. “Non è esagerato affermare che Sinéad sarebbe stata disgustata, ferita e insultata se il suo lavoro fosse stato travisato in questo modo da qualcuno che lei stessa ha definito un “diavolo biblico”. Come custodi della sua eredità, chiediamo che Donald Trump e i suoi soci desisteranno immediatamente dall’usare la sua musica”.Altri artisti che hanno confutato l’uso delle loro canzoni da parte di Trump  sono stati Adele, Aerosmith, The Beatles, Bruce Springsteen, Elton John, Guns n’ Roses, Leonard Cohen, Linkin Park, Neil Young, Nickelback, Ozzy Osbourne, Panic! at the Disco, Pharrell Williams, Phil Collins, Prince, Queen, R.E.M., Rihanna, i Rolling Stones, Tom Petty, Village People e i White Stripes.