Giusy Ferreri è stata invitata a New York per partecipare alla cerimonia di chiusura del Global Citizens Model United Nations (GCMUN), una simulazione dei lavori dell’ONU che coinvolge studenti di tutto il mondo nel ruolo di ambasciatori. La sua presenza è stata scelta per il forte impegno nel diffondere, attraverso la musica, messaggi positivi e universali, rendendola un esempio ispiratore per le nuove generazioni.
Durante il suo intervento, Giusy Ferreri ha sottolineato l’importanza dei diritti umani affermando che essi “non sono privilegi ma garanzie universali che vanno difese con azioni concrete”. Ha paragonato l’armonia musicale all’unione di voci diverse enfatizzando come, insieme, sia possibile costruire un futuro più giusto.
Lo scorso 27 febbraio, un altro artista italiano, Tananai, ha preso parte alla cerimonia di apertura del Global Citizens Model United Nations (GCMUN) al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York. Ha tenuto un discorso intitolato “Basta scuse” attraverso il quale ha esortato i giovani a sfruttare le opportunità offerte dalla tecnologia moderna per realizzare i propri sogni, incoraggiandoli a trovare chiarezza e determinazione nel perseguire i loro obiettivi. Ha poi concluso citando il regista David Lynch, recentemente scomparso, e lasciando una domanda provocatoria: “Ora che non ci sono più scuse, cosa crederete?”.
La presenza di Giusy Ferreri e Tananai al GCMUN ha creato un legame tra musica e impegno sociale, offrendo ai giovani delegati preziosi spunti di riflessione sull’importanza di agire concretamente per difendere i diritti umani e realizzare i propri obiettivi.