Sì è spenta la scorsa notte presso il Peachtree Christian Hospice di Duluth, in Georgia, Bobbi Kristina Brown, ventiduenne figlia di Whitney Houston e Bobby Brown che dallo scorso 31 gennaio era in coma (indotto medicamente) dopo essere stata ritrovata priva di sensi nel bagno della sua abitazione di Roswell, sempre in Georgia.
“Finalmente è in pace, nelle braccia di Dio”
E’ stato il laconico comunicato col quale i familiari hanno confermato la scomparsa della giovane, le cui condizioni di salute – nonostante l’apparente miglioramento fatto registrare lo scorso febbraio – erano progressivamente deteriorate nel corso delle ultime settimane.Le circostanze che hanno portato prima al ricovero poi alla condizione terminale della ragazza non sono mai state chiarite del tutto: nell’ambito delle indagini su quanto accaduto furono in un primo momento coinvolti sia il compagno della Brown, Nick Gordon, sia un amico di quest’ultimo, Max Lomas, dopo il rinvenimento sul corpo della donna di ferite compatibili con una ipotetica colluttazione.Figlia dell’indimenticabile voce di “I will always love you” (scritta da Dolly Parton), che venne tragicamente trovata senza vita alla vigilia dei Grammy Awards del 2012 nella vasca da bagno di una suite del Beverly Hilton di Beverly Hills, a Los Angeles, e del già New Edition Bobby Brown, Bobbi Kristina era comunque intenzionata a seguire le orme dei genitori, intraprendendo la carrieria musicale. Molto conosciuta nell’ambiente discografico statunitense, la donna è stata ricordata da alcune star di prima grandezza come Jermaine Dupri, Snoop Dogg, Missy Elliott, Sam Smith e Erykah Badu: