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Oggi è il compleanno di Elisa, una enfant prodige del pop rock italiano. La musicista di Monfalcone pubblicò il suo primo album, “Pipes and flowers”, interamente cantato in inglese, nel settembre 1997, quando ancora doveva compiere i venti anni. Nell’aprile 1997 Caterina Caselli, sua discografica, di Elisa e del suo disco d’esordio parlava così: “L’ho conosciuta due anni fa e questi sono i risultati di due anni di lavoro”.”Un debutto importante per la Sugar che per la registrazione dell’album, inciso a Berkeley, California, con la produzione artistica di Corrado Rustici, ha investito oltre 300 milioni di lire, e che l’imponente piano di lancio internazionale del disco verrà a costare almeno un paio di miliardi”.Elisa presentò il disco alla stampa esibendosi in uno showcase al Propaganda di Milano il 25 settembre 1997, mostrando di avere fin da subito le idee chiare riguardo la strada da percorrere. Riuscì infatti ad imporsi e, contro il parere di tutti, a incidere il disco in lingua inglese. “E’ la lingua in cui mi viene naturale cantare, dal momento che da quando avevo dieci anni ascolto moltissima black music e adoro Aretha Franklin”.Non sono in molti a passare l’esame così esigente della stampa italiana, eppure nel caso di Elisa, fatto salvo qualche scettico (e che comunque va rispettato per il suo parere), questo è successo, visto che in molti hanno salutato con piacere il suo arrivo. “Pipes & flowers” è un promettente inizio di carriera, la prima carta giocata da una ragazza che sembra sapere il fatto suo. Una nuova rockeuse in casa non guasta mai.