E’ mancato Glenn Frey, fondatore degli Eagles. Lo annuncia il sito del gruppo californiano. Frey aveva 67 anni (era nato il 6 novembre del 48) ed è mancato a New York oggi, 18 gennaio Il sito del gruppo lo ha ricordato così:
Glenn ha combattuto una battaglia coraggiosa nelle passate settimane, ma purtroppo è deceduto in seguito a complicanze derivate da un’artirte reumatoide, colite ulcerante acuta e polmonite.
La famiglia Frey vuole ringraziare tutto quelli che hanno sostenuto Glenn nella sua battaglia, sperando e pregando per la sua guarigione.
Le parole non possono descrivere il nostro dolore, né il nostro amore e il rispetto per tutto quello che ha dato a noi, la sua famiglia, la comunità della musice e milioni di fan in tutto il mondo
Nato a Detroit, Michigan, Frey debuttò da professionista nel ’68, a soli 19 anni, suonando la chitarra acustica nel singolo di Bob Seger “Ramblin’ Gamblin’ Man”. Incoraggiato dallo stesso Seger a cimentarsi come autore, l’artista si trasferì a Los Angeles, dove – nel 1970 – incontrò Don Henley, che lo coinvolse prima come elemento della backing band di Linda Ronstadt: la formazione si tramutò, qualche tempo dopo, nella prima incarnazione degli Eagles, che comprendeva – oltre a Frey e Henley, anche Randy Meisner a basso e voce e Bernie Leadon a voce e chitarre.
Durante il periodo di inattività della band di “Hotel California” – tra il 1980 e il 1994, Frey riuscì a piazzare al secondo posto delle classifiche di vendita americane due brani, “The Heat Is On” – inserita nella colonna sonora del film con Eddy Murphy “Beverly Hills Cop” – e “You Belong to the City”, tema della fortunata serie televisiva “Miami vice”: il suo lavoro da autore per il cinema proseguì con “Flip City”, presente nella colonna sonora del secondo capitolo della saga di “Ghostbuster”, e “Part of Me, Part of You”, inserito nel commento musicale di “Thelma e Louise”. Il debutto discografico sulla lunga distanza, tuttavia – la raccolta di classici pop degli anni Quaranta-Sessanta “After Hours” – arrivò solo nel 2012.
Accanto alla carriera di musicista – Frey, come Henley, rimase in forze negli Eagles anche dopo la reunion – l’artista intraprese con discreto successo anche quella di attore, apparendo – seppure in ruoli minori – in lungometraggio come “Eroi per un amico” del 1986 e “Jerry Maguire” del 1996.
Il primo a ricordare l’amico scomparso è stato Don Henley, suo storico sodale degli Eagles:”Era come un fratello per me; eravamo una famiglia, e come molte famiglie c’erano delle incomprensioni. Il legame che si era creato tra noi 45 anni fa non si era mai sciolto, anche durante i 14 anni in cui gli Eagles si sciolsero. Eravamo due giovani ragazzi che si misero in cammino verso Los Angeles con lo stesso sogno: scrivere una pagina dell’industria musicale. Con perseveranza, grande passione per la musica e grazie all’aiuto di altri musicisti e del nostro manager, Irving Azoff, abbiamo costruito qualcosa che è durato più di quanto pensassimo. Glenn è stato colui che ha dato inizio a tuttoImmediatamente la comunità musicale americana ha reagito alla notizia della scomparsa di Frey, esprimendo il proprio cordoglio sui principali social media: tributi alla morte dell’artista sono stati pubblicati da – tra gli altri – Questlove dei Roots, Paul Stanley dei Kiss e l’ex Motley Crue Nikki Sixx.