Al progetto David Bowie lavorò nel 2001: l’album, intitolato “Toy”, avrebbe dovuto contenere nuove versioni dei suoi primissimi brani, quelli pubblicati prima del boom con “Space Oddity”, insieme a musicisti come il chitarrista Earl Slick, la bassista Gail Ann Dorsey, il bassista Mark Plati e il percussionista Sterlin Campbell, con i quali suonava all’epoca. Il progetto non convinse totalmente quella che era in quel momento la casa discografica del fu Duca Bianco, la EMI/Virgin, e nel frattempo Bowie firmò per la Columbia.”Toy” finì in un cassetto e la rockstar si mise a lavorare su un altro progetto, quello che sarebbe poi diventato “Heathen”. Per dieci anni si parlò di “Toy” come dell’album perduto di David Bowie, fino a quando nel 2011 le tracce del disco spuntarono in rete sotto forma di leak. A distanza di vent’anni dalla sua registrazione, ora “Toy” viene pubblicato ufficialmente e integralmente. Il disco “perduto” di David Bowie è da oggi disponibile nei negozi di musica e sulle piattaforme di streaming, contenuto all’interno del cofanetto “Brilliant Adventure (1992 – 2001)”
“‘Toy’ suona come il disco di un gruppo di persone felici di fare musica insieme. David rivisitò e riesaminò certi suoi pezzi usciti decenni prima con l’esperienza maturata, dandogli un altro tocco. Mi diceva: ‘Mark, questo è il nostro album'” – ha raccontato Mark Plati, che co-produsse con Bowie l’album del 2001 – “sono felice di poter dire che ora il disco appartiene a tutti noi”.
Dopo il cofanetto “Brilliant Adventure (1992 – 2001)”, il 7 gennaio prossimo gli eredi di David Bowie spediranno nei negozi il box “TOY:BOX”, tutto dedicato all’album “perduto” del 2001.