È mancato, a Roma – dove era ricoverato presso il Policlinico Gemelli – l’attore e autore Paolo Villaggio. Aveva 84 anni.
Molti lo conosceranno per il suo personaggio più famoso, il ragionier Ugo Fantozzi, cavallo di battaglia della sua carriera, che Villaggio ha portato al cinema in numerose pellicole e in libreria con diversi volumi a lui dedicati. Ma il comico di origine genovese ha avuto anche alcune frequebtazioni musicali nella sua lunga e variegata carriera. Lo ricordiamo, ad esempio, fra i conduttori del Festival di Sanremo del 1972, quando, insieme a Sylva Koscina fece da “spalla” alla star Mike Bongiorno.E poi ci sono i dischi: Villaggio ha inciso nel 1971 l’album “Giandomenico Fracchia”, in pratica un audiolibro in cui racconta alcune divertenti e sfortunate avventure di Fracchia (altro suo personaggio), e nel 1980 ha partecipato alla colonna sonora del suo film “Fantozzi contro tutti”, composta da Fred Buongusto. Ha registrato poi alcuni singoli: “La ballata di Fantozzi/L’impiegatango” (EMI, 1975), “Fantozzo/Banda Fantozzi (Ricordi, 1980) e “Grandi magazzini/Hapinesse” (RCA, 1986)Notevole, poi, l’apporto di Villaggio come autore dei testi di due brani di Fabrizio De André: “Il fannullone” e “Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers”, che vennero pubblicati insieme come singolo (il terzo del leggendario cantautore) nel 1963.
Le canzoni sono state arrangiate da Giampiero Boneschi e Villaggio ha raccontato, a proposito del suo ruolo di paroliere:
La scelta dell’ambientazione medioevale fu tutta farina del mio sacco; Fabrizio ci mise solo la musica. Cioè avvenne il contrario, lui aveva già la musica ed io ci misi le parole […] In una settimana scrissi le parole di questa presa in giro del povero Carlo Martello.