David Byrne ha partecipato a un incontro alla City Hall di New York per protestare contro la proposta del governo Trump di tagliare i fondi pubblici ad alcune organizzazioni che promuovono l’arte. Nel suo discorso Byrne ha sostenuto che i finanziamenti all’arte portano benefici economici e sociali.
Come scrive in un saggio pubblicato sul suo sito: “L’amministrazione Trump e i loro alleati repubblicani vogliono eliminare i finanziamenti a una serie di organizzazioni artistiche. Questa è una mossa politica, in realtà non si parla di molto denaro: è una parte molto piccola del bilancio federale. I fondi federali a favore dell’arte ammontano a 741 milioni di dollari, che sembrano molti, ma sono meno di un decimo dell’uno per cento della spesa federale annuale degli Stati Uniti, un importo troppo piccolo perché, se tagliato, possa fare la differenza nel bilancio. Su un grafico a forma di torta del bilancio non sarebbe neppure rappresentato perché troppo piccolo.”Byrne parla anche del “valore monetario e sociale innegabile e indiscutibile che porta alla nazione nel suo insieme il finanziamento pubblico alle arti”, citando un recente studio dice che il comparto delle arti non-profit genera un indotto di 135.2 miliardi di dollari. Allora, si chiede l’ex frontman dei Talking Heads, “Perché si vuole rinunciare a un investimento del genere?”. E continua: “E’ probabilmente il miglior investimento che fa il governo per quanto riguarda il generare posti di lavoro, crescita e bene sociale…sicuramente gli uomini e le donne d’affari nel nostro governo lo possono capire e possono andare oltre uno stupido punto di vista politico che porta a pagarne le spese l’economia della nazione e della sua gente.”