A quasi quarant’anni dalla sua prestazione davanti alle camere da presa per “The man who fell to Earth” (in italiano “L’uomo che cadde sulla terra”), il Duca Bianco tornerà a occuparsi dell’alieno/inventore Thomas Newton per una pièce teatrale che verrà portata in scena a New York entro la fine del 2015 per la compagnia Theater Workshop: l’opera, attualmente in fase di scrittura a quattro mani con il drammaturgo irlandese Enda Walsh (già vincitore di un Tony Award per “Once”), sarà intitolata “Lazarus” e includerà – oltre alle canzoni presenti nella colonna sonora del film del ’76 ispirato a un racconto di Walter Tevis – anche brani inediti firmati da David Bowie esclusivamente per l’occasione.
A dirigere lo spettacolo, che non coinvolgerà l’ex Ziggy Stardust nelle vesti di attore, sarà chiamato il belga Ivo van Hove, che già utilizzò brani firmati da Bowie per la sua pièce in olandese “Angels in America”.
A dare – all’edizione online del New York Times – le prime indicazioni sull’opera è stato James Nicola, direttore del Theater Workshop, una delle compagnie off Broadway più quotate:
“Sarà uno spettacolo con dei personaggi e delle musiche: lo chiamerei teatro musicale, ma non so quanto possa poi veramente esserlo. L’unica certezza che ho è l’assoluta fiducia nella visione creativa dei suoi autori”
L’opera, sempre secondo Nicola, non ricalcherà esattamente il lungometraggio diretto da Nicolas Roeg, ma ne riprenderà in qualche modo i personaggi: il progetto sarebbe nato per iniziativa dello stesso Bowie, che avrebbe contattato van Hove per la messa in opera. Il regista, a sua volta, avrebbe scelto per la produzione della stessa il Theater Workshop.
Le ribalte newyorchesi non sono una completa novità per la voce di “Space oddity”: Bowie nella prima metà degli anni Ottanta recitò nei panni del protagonista di “The elephant man”, produzione teatrale del 1977 di Bernard Pomerance poi ripresa su grande schermo da David Lynch per il suo omonimo capolavoro del 1980.