“Perché c’è un uomo a cantare su ogni traccia?”, ha scritto una fan di Taylor Swift nell’autunno del 2021 recensendo su Amazon con una stella la copia in vinile in edizione limitata di “Red (Taylor’s Version)”, appena spacchettata e messa sul giradischi. Non è stata l’unica a chiederselo. Gli screenshot sono diventati virali sui social, non solo tra i fan della popstar. Naturalmente non era davvero la voce di un uomo a cantare i pezzi della riedizione dell’album di Taylor Swift, stampato per essere riprodotto a 45 giri anziché a 33: semplicemente, i giovanissimi fan che avevano ordinato il vinile di “Red” e l’avevano poi ascoltato, non avevano capito che per farlo dovevano modificare la velocità di riproduzione del giradischi. Incredibile, ma vero: in quei giorni qualche sito negli Stati Uniti si è sentito quasi obbligato a pubblicare una guida su come ascoltare i dischi in vinile, destinata ai giovani impacciati della Generazione Z. Gli stessi che un anno dopo l’uscita di “Red (Taylor’s Version)” hanno permesso a un disco di Taylor Swift di diventare il primo dal 1987 ad essere venduto più in vinile che in formato cd. L’album in questione è l’ultimo della cantautrice statunitense, “Midnights”: uscito lo scorso ottobre, il decimo disco di inediti di Taylor Swift solo nella prima settimana ha venduto negli Stati Uniti 575 mila copie in vinile, contro le 395 mila copie in cd (e le 10 mila in musicassetta). Un record.
Perché è una notizia
L’ultima volta che un album aveva venduto più copie in vinile anziché in cd fu nel 1987 (Taylor, classe 1989, non era nemmeno nata): il primato spettò a “Bad” di Michael Jackson, prima che i cd – il nuovo formato presentato dalla Philips nel 1979 e poi messo in commercio tre anni più tardi – prendessero il sopravvento sui trentatré. C’è da dire che le vendite dei vinili hanno superato negli Stati Uniti quelle dei cd già da un paio d’anni a questa parte, ma il fatto che un nuovo disco sia stato venduto più nel vecchio formato è una notizia È curioso che a guidare il vinile nel suo riscatto sul cd non sia un classico del rock come “The dark side of the moon” dei Pink Floyd o “Abbey Road” dei Beatles, long-seller del formato, ma l’album di una paladina dei giovanissimi come Taylor Swift (solo nel Regno Unito sono state vendute in tre mesi 80 mila copie in vinile di “Midnights”, che è diventato il disco in vinile più venduto del secolo oltremanica). Curioso, ma non sorprendente: .tra le popstar della sua generazione, da Harry Styles ad Adele (che pure con i rispettivi lavori, “Harry’s House” e “30” su tutti, hanno facilitato il riscatto dell’acetato), la voce di “Shake it off” è da tempo la migliore testimonial del vinile, che ha più volte sponsorizzato con strategie di marketing e con vere e proprie prese di posizione.