Il Governo cinese ha deciso che le due date dei Bon Jovi previste rispettivamente per il 14 e il 17 settembre (a Shangai e a Beijing) non avranno luogo. Si tratta, stando a un comunicato ufficiale di AEG Live Asia, di una decisione unilaterale le cui ragioni non sono state rese note:
Con grande rammarico annunciamo che i concerti dei Bon Jovi di Shangai del 14 settembre e di Beijing del 17 sono stati annullati per motivi imprevisti. Vogliamo scusarci per i disagi e la delusione che tutto ciò causerà.
I due concerti sono già stati eliminati dal sito ufficiale della band e non è stato reso noto se saranno recuperati, magari in un Paese vicino. AEG Live ha comunque comunicato che chi ha acquistato i biglietti sarà rimborsato.
Secondo il “Washington Post” una fonte anonima avrebbe riferito che l’improvvisa cancellazione dei live sarebbe da imputare al video del 2009 dei Bon Jovi per “We weren’t born to follow”, in cui si vedevano alcune sequenze di varie manifestazioni di protesta in differenti località del mondo – fra cui quelle di piazza Tienanmen del giugno 1989. Inoltre il Governo cinese potrebbe essersi irritato per l’utilizzo di alcune immagini del Dalai Lama da parte della band, live, in un concerto del 2011.Al momento il management dei Bon Jovi non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito. Ad ogni modo il gruppo guidato da Jon Bon Jovi non è l’unico ad avere incontrato problemi con il governo cinese a causa del supporto dato alla causa del Dalai Lama: sono infatti in compagnia di Maroon 5 (che a luglio si sono visti cancellare un tour a causa di un tweet di auguri di buon compleanno al Dalai Lama), Linkin Park, Björk e gli ormai sciolti Oasis.