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È morto a 88 anni Kris Kristofferson, diventato uno dei cantautori americani più influenti del suo tempo con brani come “Me and Bobby McGee”, oltre a essere stato un attore di successo. All’inizio degli anni 70 divenne noto come interprete con una voce da baritono ruvido e non raffinato, oltre a essere un attore molto richiesto, recitando in particolare al fianco di Barbra Streisand in “È nata una stella“, uno dei film più popolari del 1976. La notizia della morte è stata diffusa dalla famiglia, secondo cui l’artista si è spento serenamente nella sua casa a Maui, Hawaii, circondato dai propri cari. Non è però stata resa nota la causa della morte.

Kristofferson soffriva di perdita di memoria da quando aveva circa 70 anni. Secondo molti era un uomo rinascimentale, con vari interessi: un atleta con una sensibilità da poeta, un ex ufficiale dell’esercito e pilota di elicotteri, uno beneficiario della prestigiosa scholarship Rhodes che accettò un lavoro come custode, mossa che si rivelò brillante per la sua carriera.

A partire dalla fine degli anni 60, l’artista di Brownsville, Texas, scrisse standard country e rock’n’roll come “Sunday Mornin’ Comin’ Down“, “Help Me Make it Through the Night” (premiata con un Grammy), “For the Good Times” e “Me and Bobby McGee“. Kristofferson era lui stesso un cantante, ma molte delle sue canzoni erano più note perché eseguite da altri, che si trattasse di Ray Price che cantava “For the Good Times” o di Janis Joplin (sua ex fidanzata) che cantava a squarciagola “Me and Bobby McGee”.

Ma Kristofferson divenne anche un volto celebre sul grande schermo. Non solo con il ruolo in “È nata una stella” (titolo tornato celebre grazie al remake del 2018 con Lady Gaga e Bradley Cooper), ma anche recitando al fianco di Ellen Burstyn nel film del 1974 del regista Martin Scorsese “Alice non abita più qui” (che avrebbe poi ispirato una nota sitcom, “Alice”). Nel 1998 fu al fianco di Wesley Snipes in “Blade” della Marvel.