“Se siete qui per ascoltare le canzoni dei Pink Floyd, ma non le mie idee politiche siete pregati di andare a f***o al bar“. Firmato Roger Waters. Nonostante le 80 candeline che spegne oggi 6 settembre, ha grinta da vendere, l’ex leader della band inglese più famosa del mondo. E lui, impugnando il suo basso, si è presentato così lo scorso 27 marzo al Forum di Assago, prima tappa italiana del suo tour This is not a drill. Alle spalle una storia musicale iniziata nel 1965, e la qualifica di genio stampata a chiare lettere sulla pelle.
Da Great Bookham al mondo
George Roger Waters da Great Bookham, un villaggio della contea di Surrey in Inghilterra è (a buona ragione) considerato uno dei più grandi musicisti, parolieri e compositori di tutti i tempi. Il suo incontro con lo studente di pittura Roger Keith Barrett (Syd) nel 1965 ha dato vita – insieme e Nick Mason e Richard Wright – alla leggenda Pink Floyd, una band da 250milioni di dischi venduti.Membro fondatore della band nel 1965, divenne la mente del gruppo dopo l’uscita del suo amico Syd, afflitto da gravi problemi mentali. L’uscita dalla band e l’inizio della carriera solista è del 1985. Alle spalle pietre miliari della storia della musica, come The dark side of the moon (50 milioni di copie vendute e 741 settimane in classifica, dal 1973 al 1988) e poi i concept Animals, The wall e The final cut. Quest’ultimo, pubblicato nel 1983, sul retro riportava: “Scritto da Roger Waters – Suonato dai Pink Floyd”.Il 6 ottobre pubblicherà The dark side of the moon redux, una reinterpretazione ambiziosa a 50 anni dalla sua registrazione originale. I brani che anticipano l’uscita, Time e Money, fanno pensare a una versione più intimista del disco originale.