Sono cadute le accuse di violenza sessuale su minorenne mosse nei confronti di Bob Dylan lo scorso anno da una donna che sosteneva di essere stata abusata dal leggendario cantautore statunitense nel 1965 a New York, quando lei aveva solamente 12 anni. Dylan è stato dichiarato innocente ed è stata la stessa donna a chiedere di archiviare la causa, dopo aver ammesso di non avere prove che testimoniassero i presunti abusi subiti dall’autore di “Blowin’ in the wind”. Gli avvocati di Dylan, oggi 81 anni compiuti lo scorso maggio, avevano bollato le accuse come “false, maliziose e diffamatorie” e giovedì, dopo l’udienza del tribunale, hanno detto: “Siamo lieti che la querelante abbia abbandonato questa farsa guidata dall’avvocato e che il caso sia stato archiviato”. La donna aveva accusato Dylan, che all’epoca avrebbe avuto 24 anni, dodici in più di lei, di aver abusato di lei ripetutamente nella primavera del 1965, nelle stanze del Chelsea Hotel, lo storico albergo di New York che negli Anni ’60 ospitava musicisti e artisti come Janis Joplin, Patti Smith, Leonard Cohen e lo stesso Dylan. La donna, che oggi ha 69 anni, aveva aspettato quasi sessant’anni per denunciare.