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“Jenny non vuol più parlare, non vuol più giocare. Vorrebbe soltanto dormire, Jenny non vuol più capire, sbadiglia soltanto. Non vuol più nemmeno mangiare”. Con queste parole inizia una canzone senza tempo. Dal 13 giugno sarà disponibile sulle piattaforme di streaming digitale la versione integrale di “Jenny è pazza”, lo storico brano di Vasco Rossi. Pubblicato il 15 giugno di 45 anni fa da Borgatti Edizioni Musicali con l’etichetta Disco-Jeans appositamente creata, la canzone viene ora per la prima volta presentata nella sua versione integrale. L’epopea di Vasco comincia nel 1977 con il suo primo 45 giri “Jenny e Silvia”, che ai tempi fu lanciato da Punto Radio di Zocca e rilanciato da altre radio, riscuotendo subito un buon successo locale. Le registrazioni del singolo furono affidate dall’editore Paolino Borgatti allo studio di Gianni Gitti, eclettico tecnico bolognese, che non concluse, però, il lavoro e il mixaggio finale. Quindi Gitti dirottò Vasco e tutto il suo team allo Studio Fonoprint, che si trovava a pochi passi, sempre a Bologna. Uno studio per cui lo stesso Gitti era consulente tecnico.

Il 45 giri originario non poteva contenere “Jenny” in tutta la sua estensione, la durata di 7’59” non ne consentiva una soddisfacente qualità sonora per cui venne sfumato a 6’22”. Tuttavia per promuovere e pubblicare il pezzo nella sua interezza si optò per il disco-mix che nel lato B includeva la versione extended di “Mr D.J.” di Mandrillo, un brano di disco music elettronica, insieme al singolo di Vasco. Il disco-mix fu stampato in pochi esemplari divenuti nel tempo ricercatissimi dai collezionisti e ora quotati dai 5.000 euro in su. Riguardo a “Jenny è pazza”, la versione del disco-mix del 1977 è di durata superiore di oltre 46″ rispetto a quella contenuta nel successivo album, versione che ha nella parte introduttiva l’utilizzo della chitarra arpeggiata, strumento che colora il sound con un carattere più intimo rispetto alla successiva versione con il pianoforte.

È proprio questa versione a riemergere, oggi, dai cassetti della memoria. Nel 2021 la canzone è tornata in auge grazie a un’interpretazione di Gianmaria, concorrente di X Factor. In “Jenny è pazza” viene fatta una vera e propria personificazione di uno stato d’animo, nello specifico quello della depressione. Il testo ripercorre tutti i sintomi tipici del disturbo che assale gran parte di chi ne è affetto, in maniera più o meno consapevole. Apatia, il rifiuto, una stanchezza cronica che impedisce di alzarsi dal letto, il vuoto. Uno spaccato di vita e verità, raccontato in modo semplice, proprio in stile Vasco.