Categoria: RSD News

Umberto Tozzi, che lo scorso venerdì, 4 marzo, ha compiuto settant’anni, ha annunciato “Gloria Forever”, operazione che lo impegnerà per tutto il 2022 sia sul versante discografico che su quello dal vivo. Nel corso dei prossimi mesi, infatti, Sugar Music – che ha acquisito nel 2021 il catalogo dell’artista – avvierà un’importante operazione di valorizzazione del suo repertorio: al momento non sono stati rivelati i dettagli dell’iniziativa, che – come fatto sapere dallo stesso staff di Tozzi, si “delineerà prossimamente”.

Più decisamente più chiaro è il programma dei live che impegneranno il cantante torinese nel corso dei prossimi mesi. Al momento sono già state confermate sia le prime date della branca esterna della tournée che quelle in Italia. Dopo il debutto al Cirque Royal di Bruxelles, in Belgio, del prossimo prima aprile, l’artista sarà protagonista sui palchi di Liegi, Mons e Haapsalu, in Estonia, per poi lasciare l’Europa per una stringa di eventi in Australia – a Perth, Adelaide, Melbourne e Sidney, tra il 4 e 8 ottobre – per poi fare ritorno nel Vecchio Continente per due date in Svizzera – a Lugano e St. Moritz, rispettivamente il primo e 2 dicembre – alle quali seguiranno due appuntamenti a Ostenda e Hasselt, in Belgio, il 18 e 19 febbraio del 2023.

Dopo gli show nella Confederazione Elvetica Tozzi darà il via alla branca italiana della tournée, con date a Torino (al teatro Colosseo, il 5 dicembre), Milano (al teatro degli Arcimboldi, il 6), Padova (al Gran Teatro Geox, l’8), Firenze (l’11, a Teatro Verdi), Bologna (all’Europauditoriun, il 12), Roma (il 14, al Teatro Brancaccio) e Bari (il 21, al teatro Team).

“Gloria”, il brano che ha dato il titolo all’operazione che avrà protagonista Tozzi nei prossimi mesi, fu pubblicato come singolo nel 1979 con, come lato B, “Aria di lei”: scritta insieme a Giancarlo Bigazzi, la canzone entrò nella top ten di Italia, Belgio, Francia, Spagna, Svizzera, Austria e Germania, salendo in vetta anche alle classifiche americane grazie alla cover registrata nel 1982 da Laura Branigan, che – oltre al numero uno nella Billboard Top Singles e al numero due nella Billboard Hot 100 – riuscì ad assicurarsi il numero uno anche nelle chart australiane e canadesi oltre che a un piazzamento nella top ten di quelle irlandesi, neozelandesi e sudafricane.