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Lo scorso novembre, dopo 13 anni, Britney Spears ha riguadagnato il controllo della sua vita e del suo patrimonio, ponendo fine alla tutela legale affidata al padre. “Il miglior giorno della mia vita”, aveva commentato la cantante, dopo la lunga battaglia legale, seguita con grande attenzione dai media e dai social.

Ieri Britney ha postato sui social un invito speciale che le è arrivato per raccontare la sua storia. Due deputati americani, Charlie Chist ed Eric Salwell, le hanno scritto una lettera per averla al Congresso degli Stati Uniti per raccontare come ha riguadagnato il controllo della sua tutela legale.

Nella sua battaglia – si legge nella lettera, datata 1 dicembre, “Sono state portate alla luce molte questioni che sono comuni nel processo di tutela legale. Particolarmente preoccupante è stata la notizia che, per anni, non è stata in grado di assumere un consulente legale per rappresentare gli interessi personali e finanziari. Altre questioni che circondano la petizione iniziale, l’eventuale permanenza della tutela e l’essere costretti a impegnarsi in un impiego contro la propria volontà, sono tutte preoccupanti”.

L’invito, conclude la lettera è per “descrivere con parole tue come hai ottenuto giustizia. Non c’è dubbio che la tua storia darà potere a innumerevoli altri al di fuori dei milioni che sono già ispirati da te e dalla tua arte”.

“Sono stata lusingata e grata che la mia storia sia stata anche RICONOSCIUTA”, ha scritto la Spears nel post, raccontando di non averla condivisa subito perché ricevuta “in un momento di guarigione come sono ora: Lo ripeto: non voglio essere una vittima, anche se sono la prima ad ammettere di essere abbastanza incasinata da tutto ciò … Voglio aiutare gli altri in situazioni vulnerabili, prendere con coraggio. Sono fortunata ad avere una piccola cerchia di adorabili amici su cui posso contare… Nel frattempo grazie al Congresso per avermi invitato alla Casa Bianca”.