Qualche giorno fa Red Hot Chili Peppers avevano pubblicato una clip sui social, una sorta di teaser. Di cosa? Del nuovo singolo “Black summer”, uscito questa notte – che anticipa l’album dal titolo “Unlimited love”, in uscita il 1° aprile.È la prima incisione del gruppo dal rientro di John Frusciante, e si sente eccome: l’inconfondibile chitarra è in primo piano, nella canzone, prodotta da Rick Rubin. “Quando abbiamo iniziato a scrivere materiale, abbiamo iniziato suonando vecchi brani di artisti come Johnny “Guitar” Watson, The Kinks, New York Dolls, Richard Barrett e altri”, ha raccontato Fruscianre. “Così in modo graduale, abbiamo iniziato a portare nuove idee e trasformare le jam sessions in canzoni, e dopo un paio di mesi quello che stavamo suonando era il nuovo materiale. La sensazione di divertimento senza sforzo che provavamo quando suonavamo le canzoni di altre persone è rimasta con noi per tutto il tempo in cui scrivevamo. Per me, questo album rappresenta il nostro amore e la fiducia reciproca”
Sono tornati i Red Hot Chili Peppers: ecco il nuovo singol0
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È la prima incisione del gruppo dal rientro di John Frusciante, e si sente eccome: l’inconfondibile chitarra è in primo piano, nella canzone, prodotta da Rick Rubin. “Quando abbiamo iniziato a scrivere materiale, abbiamo iniziato suonando vecchi brani di artisti come Johnny “Guitar” Watson, The Kinks, New York Dolls, Richard Barrett e altri”, ha raccontato Fruscianre. “Così in modo graduale, abbiamo iniziato a portare nuove idee e trasformare le jam sessions in canzoni, e dopo un paio di mesi quello che stavamo suonando era il nuovo materiale. La sensazione di divertimento senza sforzo che provavamo quando suonavamo le canzoni di altre persone è rimasta con noi per tutto il tempo in cui scrivevamo. Per me, questo album rappresenta il nostro amore e la fiducia reciproca”.
Il nostro unico obiettivo è perderci nella musica. Noi (John, Anthony, Chad e Flea) abbiamo passato moltissime ore, insieme e da soli, ad affinare il nostro mestiere e dandoci l’uno all’altro, per realizzare il miglior album possibile. Le nostre antenne sintonizzate con il cosmo divino, eravamo così dannatamente grati per l’opportunità di stare insieme in una stanza e, ancora una volta, cercare di migliorare. Giorni, settimane e mesi trascorsi ad ascoltarci, comporre, jammare liberamente e arrangiare con grande cura e determinazione il frutto di quelle jam sessions. I suoni, i ritmi, le vibrazioni, le parole e le melodie ci hanno rapito