Achille Lauro ha pubblicato oggi, 16 aprile, la sua nuova prova sulla lunga distanza, “Lauro”, che la stessa voce di “Rolls Royce” ha definito come il suo “ultimo album”, spiegando di volersi prendere del “tempo per vivere” dopo il disco.
Oltre a presentare il suo nuovo lavoro discografico, a margine di un’intervista rilasciata ad Andrea Laffranchi per il “Corriere della Sera”, Lauro De Marinis – questo il nome all’anagrafe del cantante di “C’est la vie” – ha riflettuto sul paragone mosso da molti tra lui e Renato Zero, il quale qualche mese fa si era già espresso sull’argomento dicendo: “Con le piume e le pailettes non giocavo certo a fare il clown della situazione, ma cercavo di attirare l’attenzione su di me per permettere alle mie canzoni, che trattavano argomenti delicati e pesanti, di fare breccia. In giacca e cravatta non avrei ottenuto lo stesso riscontro. Il fine, in questi casi, giustifica i mezzi. Comunque io, che sono stato giudicato fino a stamattina, non posso permettermi di giudicare un altro artista. Amo tutti quelli che vogliono fare questo lavoro, a condizione che sappiano che la gente non va presa per il culo”. Achille Lauro al quotidiano milanese ha dichiarato:
“Di Renato Zero ce n’è uno solo. Sono d’accordo. Ma anche di Achille Lauro ce n’è uno solo. I costumi ci accomunano, ma abbiamo identità distinte con qualcosa di unico e originale”.Anticipato dai singoli “Solo noi” e “Marilù”, quest’ultimo accompagnato da un video che ha visto l’artista capitolino – reduce dalla sua partecipazione in qualità di ospite a Sanremo 2021 – ispirarsi ai Nirvana omaggiando il celebre “MTV Unplugged” con protagonista la band capitanata da Kurt Cobain, il disco “Lauro” arriva dopo diversi “side project”. A proposito del titolo dell’album che porta il suo nome, Achille Lauro ha spiegato:“Dopo anni con diversi progetti, qua ripartiamo da me stesso, dalla costruzione di un sound vicino a quello che sono”. E ha aggiunto: “Mi sembrava il momento giusto e il disco giusto per mettere il mio nome”