La frase incriminata recitava così: “Che t’importa? Tu cambi uomini più velocemente di Taylor Swift”. La serie incriminata in cui la frase è stata pronunciata è Ginny & Georgia, lanciata di recente su Netflix: narra la vicenda di Ginny Miller (Antonia Gentry), una quindicenne che vive con la madre trentenne Georgia (Brianne Howey) e il piccolo fratello Austin (Diesel La Torraca) in una città del New England.
Forse anche perché era la seconda buccia di banana calpestata dalla serie in una settimana – nell’occasione precedente una serie di epiteti razzisti venivano pronunciati da due personaggi l’uno in direzione dell’altro, senza fare troppo ridere – Taylor Swift ha caricato a pallettoni il suo archibugio social ed è così intervenuta:
“Mi ha telefonato il 2010 dicendo che rivuole indietro le sue barzellette profondamente sessiste. Che ne dite di smettere di prendervela con le donne che lavorano duramente definendo questa merda ‘divertente’”?
L’hashtag creato su Twitter dai suoi fans, RESPECT TAYLOR SWIFT, è subito diventato virale.
E ce n’è stato anche per Netflix, rea di avere accostato la serie a “Miss Americana”, dedicata alla Swift stessa:
“Inoltre, @netflix, dopo Miss Americana questo abitino non ti sta bene. Buon mese sulla Storia della Donna, dunque”.