Nella disputa tra i Rolling Stones e Donald Trump relativa all’utilizzo non autorizzato da parte del presidente degli Stati Uniti di alcune canzoni della leggendaria rock band (mossa che ha spinto Mick Jagger e soci a lanciare un ultimatum al magnate, minacciando di trascinarlo in tribunale), si inserisce anche Vasco Rossi. Il rocker di Zocca ha condiviso sul suo account Instagram ufficiale la notizia della querelle tra il gruppo e il presidente degli Usa e ha scritto qualche riga a commento della vicenda: “I Rolling Stones ricordano a Trump che non è autorizzato a usare le loro canzoni per le sue campagne elettorali, e se non la smette… andranno per vie legali. La musica vola più in alto di qualsiasi interesse”.Le canzoni dello stesso Vasco, nel corso degli anni, sono state oggetto di strumentalizzazione da parte di politici di diversi orientamenti. Tra gli episodi più recenti, la citazione della sua “C’è chi dice no” da parte dell’ex grillino Gianluigi Paragone (poi confluito nel gruppo misto) per annunciare la sua posizione contraria all’accordo della sua formazione politica con il Partito Democratico per dare vita a un nuovo governo presiduto da Giuseppe Conte: “C’è chi dice no lo dico io: i politici devono mettere giu’ le mani dalle mie canzoni”, aveva tuonato il cantante, “che imparino a usare parole originali loro e a non strumentalizzare la musica! C’è chi usa le mie canzoni per le sue campagne politiche e di opinione… voglio sia chiaro che io non autorizzo nessuno a farlo e per quello che mi è possibile cerco di impedirlo! Tanto meno si può pensare che io sia d‘accordo con le opinioni di chi usa le mia musica per chiarire le sue idee confuse”.