A sei anni da “Lightning Bolt”, la formazione capitanata da Eddie Vedder si è finalmente sbottonata, nel corso di un’intervista concessa all’edizione statunitense di Rolling Stone, sulla sua prossima prova di studio. “Faremo un disco e siamo nel mezzo”, ha detto il chitarrista dei Pearl Jam Stone Gossard. Proseguendo: “Continueremo a darci dentro fino a che non avremo finito”. Il bassista Jeff Ament ha aggiunto poi qualche dettaglio: “Ci abbiamo provato, probabilmente, quattro o cinque volte negli ultimi due anni, quindi abbiamo una grande quantità di materiale in sospeso. Siamo in una sorta di piccolo limbo. Sono sicuro che tutti abbiamo una manciata di altri riff e sono sicuro che Ed [Vedder] abbia un po’ di testi. Si tratta semplicemente di portare tutti noi insieme in una stanza per sei settimane e buttare fuori qualcosa”.Il silenzio discografico di Vedder e soci, interrotto solo da alcuni album dal vivo e dal singolo “Can’t Deny Me” (2018), è legato anche alla scomparsa del già frontman di Audioslave e Soundgarden Chris Cornell, venuto a mancare nel maggio 2017. “Penso che da quando Chris è morto sia stato davvero difficile alzare la testa per noi, e poi c’era solo la vita”, ha spiegato Ament, tra la schiera di coloro che lo scorso 16 gennaio hanno reso omaggio al compianto rocker statunitense nel corso del concerto tributo “I Am The Highway” che si è tenuto al Forum di Los Angeles. Tanto Ament quanto il batterista Matt Cameron – addetto ai tamburi anche nei Soundgarden – e il chitarrista Stone Gossard erano presenti all’evento celebrativo in quanto ex Temple of the Dog, il supergruppo di Cornell e Vedder che includeva anche, oltre ai già citati Gossard, Ament e Cameron, il chitarrista Mike McCready. A circa un anno e mezzo dall’addio di Cornell, i tempi per un ritorno di scena sembrano ormai maturi: “Penso che tutti noi siamo entrati nell’idea di finire le cose e farle uscire”, ha fatto sapere Ament. Per poi concludere: “È un disco interrotto ma penso di aver detto che registrerei molto di più con i Pearl Jam se potesse succedere. Non è successo perché c’erano dei motivi”.