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La musica è stata protagonista nel corso dell’edizione 2019 dei premi Golden Globe, la cui serata di gala si è conclusa nelle prime ore della mattina di oggi, lunedì 7 gennaio, presso il Beverly Hilton Hotel di Beverly Hills, California: “Bohemian Rhapsody”, il film diretto da Bryan Singer incentrato sulla carriera dei Queen, si è aggiudicato due dei premi più ambiti, quello per il miglior attore protagonista – andato a Rami Malek, che sul grande schermo veste i panni dello scomparso frontman della band di “We Will Rock You”, Freddie Mercury – e quello per il “miglior film drammatico”. “Questo è per te, Brian May, e per te, Roger Taylor, per aver dimostrato che l’autenticità e l’inclusività esistano nella musica, nel mondo e in ognuno di noi”, ha detto Malek nel suo discorso di premiazione: “E grazie a Freddie Mercury, per avermi regalato la gioia della vita. Ti amo, uomo meraviglioso. Questo è per te, e grazie a te”. Alla serata non era presente il regista della pellica, Bryan Singer, accreditato alla direzione dell’opera pur essendo stato allontanato dal set dalla produzione per motivi che la stampa americana ha supposto possano essere connessi alle accuse di violenza sessuale rivolte al cineasta dall’attore Cesar Sanchez-Guzman: Malek non ha citato Singer durante il suo intervento sul palco della manifestazione, e Brian May, interrogato al proposito in un incontro con la stampa a margine dell’evento, ha preferito glissare.In entrambe le categorie la pellicola, che a poche settimane dalla distrubuzione nelle sale americane si è segnalata come uno dei titoli a tema musica più visti di sempre, ha avuto la meglio su “A Star Is Born”, debutto alla regia di Bradley Cooper che ha visto Lady Gaga vestire i panni di co-protagonista del film drammatico-musicale: la cantante newyorchese di origini italiane, battuta da Glenn Close nella categoria “migliore attrice protagonista”, si è dovuta accontentare della statuetta per la “miglior canzone originale”, assegnata alla sua “Shallow”, brano scritto per “A Star Is Born” insieme a Mark Ronson, Anthony Rossomando e Andrew Wyatt.Come riferito dall’edizione statunitense online di Billboard, Stefani Joanne Angelina Germanotta si è presentata sul red carpet della manifestazione convenzionalmente considerata “l’anticamera degli Oscar” con un vestito di Valentino e una parure di Tiffany & Co. del valore di cinque milioni di dollari, nella quale spiccava una collana appositamente disegnata e realizzata per la serata dalla notissima casa newyorchese composta da trecento diamanti estratti secondo procedure sostenibili. Il look sfoggiato dalla cantante ai Golden Globes 2019 richiama quello di Judy Garland in una scena del primo remake del lungometraggio orginale – quello del ’37, diretto da William A. Wellman – realizzato nel 1954 e diretto da George Cukor, al quale seguirono quella del 1976 per la regia di Frank Pierson (con Barbra Streisand nei panni della protagonista) e quella – appunto – di Bradley Cooper del 2018.