Elvis si suicidò. È quanto, in sostanza, afferma l’ex moglie del Re del Rock, Priscilla Presley al tabloid britannico Daily Mail, a pochi giorni dalla messa in onda del nuovo documentario “Elvis Presley: The Searcher”, che arriverà su HBO il prossimo sabato (qui la nostra recensione della colonna sonora).
Elvis sposò Priscilla Ann Wagner nel 1967 (lui aveva 32 anni, lei 22) e l’anno seguente nacque la figlia della coppia, Lisa Marie. Elvis e Priscilla divorziarono nel 1973. Quattro anni dopo, il 16 agosto del 1977, il cantante morì: a ritrovare il suo corpo, senza vita, all’interno del suo bagno a Graceland, fu la sua fidanzata dell’epoca, Ginger Alden. Le cause del decesso di Elvis non sono mai state del tutto chiarite: secondo la versione ufficiale, il Re del Rock morì in seguito ad un attacco cardiaco. Secondo la versione di Priscilla, però, che all’epoca aveva 32 anni e che oggi ne ha 73, Elvis si sarebbe tolto la vita consapevolmente: “Sapeva cosa stava facendo”, dice. L’ex moglie del cantante racconta che né lei né i suoi cari riuscirono a tirare fuori Presley dal tunnel della droga:
“La gente dice: ‘Perché nessuno ha fatto niente?’ Beh, non è proprio vero. Le persone che gli stavano accanto cercavano di fare qualcosa, ma tu non potevi dire a Elvis cosa fare”.
Per Priscilla, la dipendenza di Elvis dalle droghe sarebbe stata causata dalla sua (seppur breve) esperienza nell’esercito statunitense:
“Davano droga ai soldati per tenergli svegli. Dovevano fare delle mansioni a tarda notte, quindi gli davano delle pillole. È così che ha iniziato”.
Le dichiarazioni dell’ex moglie della rockstar arrivano a distanza di qualche mese dalla scoperta di alcune note che sarebbero state scritte da Elvis in persona, nelle quali il cantante avrebbe accennato al suicidio.