Il maiale era un pallone gonfiato, in senso non metaforico. L’aveva ideato Roger Waters e realizzato nel dicembre del 1976. Doveva finire sulla copertina di “Animals”, il decimo album dei Pink Floyd, e poi andare in tour con la più grande band psichedelica di sempre.Il maiale era un pallone gonfiato a elio che misurava tredici metri. Si sarebbe dovuto alzare in volo tra i due camini della Battersea Power Station, la centrale elettrica londinese di Battersea. Uso il condizionale perché i Pink Floyd avevano fatto i conti senza l’oste, che in questo caso erano le condizioni meteorologiche britanniche, da sempre proibitive.
Il primo giorno terminò senza che ci fosse la possibilità di liberare il maiale. Il vento fortissimo del secondo giorno non lasciava presagire nulla di buono, ma nessuno poteva immaginare che si rompessero le corde di ancoraggio. Il problema fu che, incomprensibilmente in una produzione così costosa, il cecchino che doveva essere a disposizione in caso di fuga del maiale nei cieli londinesi, non c’era. Risultato: i londinesi videro un gigantesco maiale di tredici metri volteggiare amabilmente sopra le loro teste e i tetti delle loro case. Il vento lo portò fino a Heathrow, dove causò non pochi problemi al traffico aereo.Non contenti, e con qualche precauzione in più, i Pink Floyd portarono il maiale in tour. Quando Roger Waters abbandonò il gruppo si portò via anche i diritti relativi all’uso del Pink Floyd Pig, ma i suoi vecchi compagni aggirarono il problema aggiungendo due testicoli, in modo da renderlo decisamente diverso.
Durante il tour di “A Momentary Lapse of Reason”, il maiale si liberò delle corde altre due volte. La prima, il 28 gennaio 1988: il maiale fu recuperato a fatica settimane dopo il concerto dei Pink Floyd e, dopo essere stato riparato, fu usato dalla band String Cheese Incident di Austin, Texas in occasione dell’Austin City Limits Music Festival. La seconda volta precipitò sul pubblico il 6 maggio 1988 a Foxborough, Massachusetts, e fu in pochi minuti fatto a pezzi da fan che volevano portarsi a casa una reliquia preziosa della loro amata band.