In una lunga intervista ad Andrea Laffranchi per il Corriere della Sera, Fabrizio Tarducci racconta la genesi del suo nuovo album – “Fenomeno”, in uscita domani, venerdì 7 aprile – concedendosi anche qualche riflessione di carattere più ampio. Nelle righe che seguono vi riferiremo delle considerazioni più “musicali” fatte da Fabri Fibra alla storica testata milanese:
“Tommaso Paradiso dei Thegiornalisti [ospite nel disco nel brano “Pamplona”] riesce a dare magia a una serata in auto. Bassi Maestro fa venire voglia di dire cose. Adele ti fa innamorare e sognare. In loro sento la verità”
“I rapper di oggi non hanno contenuto perché hanno accettato la sconfitta della società e parlano solo di moda. Non credono più a nulla, del resto dopo 20 anni di Berlusconi non è rimasto nemmeno uno slogan. (…) Però mi rivedo nella voglia di dare fastidio di questi rapper. A differenza dei vari Michele Bravi che non hanno idea di cosa fare ma si vedono bene a farlo e allora fanno quello che gli dicono i vecchi, i rapper (e i cantautori indie) sono self made man che cercano di spodestare chi c’è. Non parlo di Fedez che prende i soldi dai vecchi della tv, ma in ogni circo serve una scimmia che balla”
“[La trap] È il suono cibernetico del 2017, la colonna sonora di questo annientamento sociale che nasce dallo scontro fra la realtà della società e l’interazione dei social network. Come Jimi Hendrix lo era per la sua generazione”