Another one bites the dust: anche i Queen hanno fatto sapere a Donald Trump che non apprezzano sentire le loro canzoni nei suoi comizi. Lo scorso martedì, dopo aver vinto lo scontro finale delle primarie per i candidati repubblicani alle Presidenziali degli Stati Uniti d’America, Donald Trump ha fatto il suo ingresso sul palco per il solito discorso post-vittoria sulle note di “We are the champions” della leggendaria rock band. Se il magnate americano pensava di svignarsela senza che i Queen se ne accorgessero, si sbagliava di grosso. Puntuale, infatti, è arrivata una nota di Brian May nella quale – in sostanza – il chitarrista dei Queen invita Trump a smettere di utilizzare la canzone, il cui uso non è stato né richiesto né concesso:
“Questa non è una dichiarazione ufficiale dei Queen, ma posso confermare che il permesso per utilizzare la canzone non è stato né cercato né dato. Stiamo ragionando su come impedire che venga nuovamente utilizzata. Indipendentemente dalla nostra posizione nei confronti di Trump, siamo sempre stati contro all’uso della musica dei Queen come strumento di propaganda politica”.
Rispondendo alle domande di un fan, poi, Brian May ha aggiunto:
“Certamente non abbiamo approvato l’uso di ‘We are the champions’. Farò in modo di dissociarci dalla sgradevole campagna di Donald Trump”